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2025-03-10 14:00:59
2025-03-05 19:24:21
2025-02-23 08:50:51
Salve ho comprato Xiaomi 15 ultra, il mio primo Xiaomi, volevo fare alcune domande: 1 come si collega al PC, l ho collegato col cavo USB il PC lo vede ma la finestra Windows è vuota non vedo le cartelle in filexplorer. 2 il programma PC suite non lo vede collegato. 3, dove si registrano i prodotti nel mio account inserendo i dati miei, sia smartphone che orologio.
2025-03-13 10:01:30
Ciao a tutti, ho bisogno di un consiglio: vorrei fare il passaggio Apple-Android e stavo valutando l'acquisto di un Xiaomi. non essendo tanto interessato al comparto foto,secondo voi mi dovrei indirizzare su Xiaomi o Redmi? Aspetto i vostri consigli! grazie a tutti
2025-03-10 18:42:28
ciao a tutti, secondo voi conviene prendere già da ora Xiaomi 15 o conviene aspettare si abbassi il prezzo?
2025-03-14 22:05:09
2025-03-15 23:11:31
2025-03-15 10:10:51
2025-03-07 17:08:05
2025-03-10 22:23:48
2025-03-13 21:24:34
buonasera, ho un redmi note 13 e da qualche giorno aprendo la fotocamera mi appare questo..non riesco più a fare foto..a chi è successo? sapete aiutarmi?
2025-03-14 21:40:18
qlkn sa se si deve configurare il 13t pro per collegarlo da USB c a HDMI del televisore? perché solo connettendolo non va
2025-03-10 17:29:33
2025-03-15 14:39:23
Salve Il 6 marzo ho effettuato l'aggiornamento passando ad HyperOS 2.0 e da allora non riesco più a ricevere telefonate (a chi mi chiama compare "chiamata terminata" dopo pochi secondi) mentre io posso telefonare normalmente. Redmi Note 13 Pro 5G 2.0.4.0.VNRMIXM
2025-03-14 12:52:58
Buongiorno ho comprato uno Xiaomi 15 ultra e mettendolo a caricare non mi raggiunge il 100% .come mai??
2025-03-13 12:58:41
2025-03-12 06:38:38
qualcuno mi sta spiegare perché nel redmi 13 Pro plus non ci sono i widget che ci sono nel redmi 13 Pro 4G note aggiornati tutti e due hyperos 2
2025-03-10 13:46:02
2025-03-08 22:57:55
Buonasera a tutti. Sono un nuovo felice possessore di Xiaomi 15 Ultra. Mi potete aiutare con la scelta di una pellicola per lo schermo e per la fotocamera? Inoltre, avrei bisogno di un consiglio per una cover rugged per una protezione completa, per il tipo di lavoro che svolgo. Grazie mille anticipatamente!
2025-03-14 23:23:38
2025-03-04 18:54:18
2025-03-12 15:10:57
2025-03-06 00:01:15
2025-03-11 22:06:00
2025-03-05 18:29:15
2025-03-15 17:37:52
2025-03-15 15:09:11
Ciao Mi Fan...sono trapelate delle foto "rubate", in prossimità dello stabilimento Xiaomi Auto, sotto pesanti camufature di un probabile nuovo modello di auto che Xiaomi sta testando, nonostante tutto si intravede un qualcosa che potrebbe fare presagire ad un SUV di grande dimensioni (dallo stile più squadrato a YU7). Proprio la grande mole potrebbe essere l'occasione di arrivo della prima auto Xiaomi ibrida, tipologia di propulsione di cui si parla già da un po' che potrebbe essere un opzione che il produttore potrebbe adottare oltre all'elettrico.
2025-03-09 15:49:24
2025-03-13 18:38:22
ciao a tutti, su redmi note pro 13 5g , qualcuno sa dove si trova l' app AVVIATORE DI SISTEMA. Grazie
2025-03-14 11:16:27
2025-03-07 20:07:41
2025-03-08 22:48:54
2025-03-15 16:49:11
Utilizzare un Ax3000 NE EU come AP attaccato ad un ont Linea TIM
Salve a tutti, ho di recente acquistato uno \"Xiaomi Ax3000 NE EU\", ho un contratto fibra con Tim e volevo sostituire il mio Fritz con questo dispositivo, ma come ripetitore attaccato al Fritz riesco a farlo andare, ma come AP con il cavo che esce dal ont per farlo diventare il router principale non funziona. Mi chiede varie password del provider cosa che fritzbox ha fatto da solo. Qualcuno lo ha usato come modem principale e sa come collegarlo. Grazie
2025-03-13 17:16:20
2025-03-14 00:43:27
2025-03-10 05:41:15
Xiaomi 12T pro vs Xiaomi 13T Discussion ITA/ENG
What do you think it's better? They're almost equivalent but I'd like a detailed explanation rather than some spec comparison. Thank you! Cosa pensate che sia meglio? Sono quasi equivalenti, ma vorrei una spiegazione dettagliata piuttosto che un confronto di prestazioni. Grazie!
2025-03-09 18:42:10
2025-03-08 06:34:04
2025-03-09 09:12:43
2025-03-09 23:40:39
non riesco a collegare gli auricolari bluetooth, non li visualizza e quindi non posso collegarli, qualcuno mi può aiutare??
2025-03-10 13:53:04
2025-03-15 18:45:18
2025-03-09 21:31:44
2025-03-16 14:21:13
2025-03-15 11:38:22
buongiorno, ho comprato il gateway Xiaomi smart hub 2 ma non riesco a collegare i dispositivi smart come luci e l'assistente Google. riuscite a darmi delle istruzioni per collegare tutto al gateway? grazie mille
2025-03-12 10:24:35
2025-03-06 08:44:31
2025-03-02 21:42:28
2025-03-15 09:57:38
2025-03-09 10:09:04
buonasera a tutti, ho un redmi 13C e quando gioco non si attiva la modalità gioco, ho visto tutto il telefono e non trovo questa modalità, neanche nell'app sicurezza
2024-08-26 18:59:30
Buonasera, ho un problema con il mio Redmi 13C, non ha la modalità gioco (game turbo) non sono l'unico a non averla leggendo un post in questo forum ma non trovo come attivarla, qualcuno mi aiuta?
2024-10-06 17:37:39
2024-12-03 22:46:30
Ciao a tutti, da qualche settimana mi sono ritrovata l'app gamecenter e soprattutto un app gamecenter clonata..non posso eliminare nessuna delle due!dalle impostazioni, l'app non risulta nemmeno clonabile, eppure ce ne sono due.. idee al riguardo?suggestions?? grazie a chi risponderà!!
2023-01-25 22:12:32
Buongiorno a tutti, ho appena acquistato un Redmi Note 13Pro :qualcuno sa come rimuovere dalla schermata le 4 clessidre che che compaiono durante i giochi? Grazie
2024-10-27 14:21:00
[OBGM] EP 7 | Assassin’s Creed: Altair Chronicles
Mi Fans! Sono lieto di darvi il benvenuto al settimo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben tredici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile e sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Assassin’s Creed: Altair Chronicles, sviluppato e pubblicato da Gameloft su licenza di Ubisoft nel 2009 su iOS e successivamente su Android nel 2010. TRAMA “Altaïr Ibn-La'Ahad, Maestro Assassino della temuta Confraternita degli Assassini, ritorna ad Aleppo dopo aver affrontato un viaggio arduo, ma al suo arrivo la trova sotto assedio dai Cavalieri Templari, nemici giurati degli Assassini. Non avendo altra scelta, Altaïr uccide molti degli uomini dei Templari e uccide anche un loro comandante di basso rango, prima che l'attacco venga fermato. Successivamente, viene incaricato da Al Mualim, Mentore del ramo levantino dell'Ordine, di mettersi alla ricerca del Calice, una reliquia che aveva il potere di unire le fazioni in guerra sotto un'unica bandiera. Altaïr, quindi, parte immediatamente per la sua nuova missione.” Il prequel ideato da Gameloft non riuscì a far breccia nei cuori dei videogiocatori - nè tantomeno nei cuori dei recensori - poichè ritenuto troppo breve, con una grafica semplicistica e con una trama non ritenuta all’altezza del franchise. Eppure, Assassin’s Creed: Altair Chronicles, rientra in questa rubrica per un motivo ben preciso che scopriremo più avanti. SONO UN PIRATA, SONO UN SIGNORE Nella trasposizione dalle console al touchscreen non tutto andò come sperato e il gameplay di questo gioco ne risentì particolarmente. Sostanzialmente vennero rimossi tutti i principali elementi che hanno reso iconico il franchise, come ad esempio il parkour e il free roaming, e vennero adattati - in maniera piuttosto approssimativa - altri elementi quali saccheggi ed interrogatori. Il titolo era privo di elementi in grado di lasciare immedesimare il giocatore nell’avventura e l’assenza di qualsivoglia tipo di quest secondaria, non fece altro che contribuire alla sua debacle. A concludere il quadro della disperazione, dei dialoghi ridotti all’osso, coadiuvati da un “voice acting” frettoloso e ridotto al minimo indispensabile. GRAFICA E GAMEPLAY A differenza della maggior parte dei titoli Gameloft esistenti, questo Assassin’s Creed Altair Chronicles rappresenta forse quello meno riuscito sul fronte grafico. Le texture risultavano “squadrate”, con modelli poligonali tutt’altro che definiti. Le animazioni erano poche e legnose, inoltre i controlli risultavano spesso imprecisi, tanto da rendere difficoltose alcune sezioni del gioco. La cosa più comune e fastidiosa però, era sicuramente il delay tra le animazioni e gli effetti. Ad esempio era facile vedere il protagonista tirare un calcio e poi fermarsi, ma solo qualche secondo dopo rompersi un oggetto. Il gameplay in sè era molto lineare e semplicistico. Sostanzialmente si trattava di spostare il protagonista da un punto A ad un punto B, eliminando i nemici sulla propria strada e talvolta superando sezioni platform. Oltre ciò, i combattimenti risultavano eccessivamente semplici, la mancanza di combo e la poca varietà tra le missioni rendevano questo titolo noioso e ripetitivo. Nemmeno l’ampia varietà di armi e l’impiego di gadget come le bombe fumogene e il rampino riuscì a donare un pizzico di brio al gioco. Essendo un fan del franchise è MOLTO difficile per me dire questo, ma la verità và detta. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Assassin’s Creed: Altair Chronicles era un titolo del 2008, sviluppato da Gameloft e pubblicato da Ubisoft sulla console portatile Nintendo DS Il gioco per cellulari, rilasciato l’anno successivo, è un porting diretto del titolo per Nintendo DS, con alcune differenze relative ai controlli e all’interfaccia, dato l’utilizzo del touchscreen non relegato al solo stilo. La versione Nintendo DS e quella per dispositivi mobili, presentano uno stile differente per quanto riguarda la mappa di selezione livello. La versione per dispositivi mobili presenta un upgrade a 360° rispetto alla versione DS. Sono infatti presenti texture in alta definizione, un sistema di controllo più intuitivo e responsivo, un accenno di doppiaggio audio e migliori effetti generali (suoni, effetti grafici ecc.). Eccoci arrivati alla conclusione. Perchè questo titolo merita di rientrare in questa serie? La risposta è da ricercarsi nella qualità del porting. Si, perchè nonostante il titolo di Gameloft sia afflitto da difetti di vario tipo, non dobbiamo dimenticarci che essi provengono dal gioco originale. La software house francese non ha provato a cambiare o ad adattare in qualche modo il gioco, ma ha tentato di tradurre la stessa esperienza che originariamente aveva ideato per la console di casa Kyoto su un cellulare e nel farlo ha anche migliorato tantissimi aspetti della sua produzione, dal doppiaggio all’effettistica, passando per l’upscaling delle texture e le modifiche all’interfaccia e ai controlli. Personalmente non ho amato il titolo, l’ho giusto portato a termine come “esperienza” relativa al franchise, tuttavia non posso ignorare il buon lavoro fatto dagli sviluppatori. Inoltre, non dimentichiamoci che Assassin’s Creed: Altair Chronicles ha ispirato Gameloft nella produzione di un “vero” gioco inclusivo di parkour e free roaming, ossia BackStab di cui abbiamo parlato in precedenza. Non sarà certo il miglior gioco per Android, ma solo per il fatto di essere stato così importante per spingere una software house a migliorarsi e per innalzare le sue successive produzioni (qualitativamente parlando), secondo me gli fa meritare a pieno titolo un posto in questa serie. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “ASSASSIN’S CREED: ALTAIR CHRONICLES”
2022-06-28 17:36:37
[OBGM] EP 12 | The Dark Knight Rises
Mi Fan! Sono finite le vacanze (almeno per me), ma non sono finiti i grandi titoli del passato! Sono lieto di ridarvi il benvenuto in questo dodicesimo episodio di Old But Gold Mobile, la rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben dieci anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile e sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di The Dark Knight Rises - tie in basato sull’omonimo film uscito nelle sale italiane nell’Agosto del 2012 - sviluppato e pubblicato da Gameloft nello stesso anno su iOS e su Android. TRAMA “Sono passati otto anni da quando Batman celato sotto le spoglie del miliardario Bruce Wayne, ora ritiratosi dalla vita pubblica, è sparito nel nulla. Il supereroe si è addossato la responsabilità, in accordo con il commissario Jordan, della tragica morte del procuratore distrettuale Dent, divenuto all'insaputa di tutti il criminale Due Facce. Gotham City sta vivendo un periodo di tranquillità grazie al ferreo decreto Dent, instaurato subito dopo la sua scomparsa. A un certo punto però compare Bane, un terrorista mascherato i cui spietati piani portano Bruce a uscire dal suo esilio auto-imposto. Anche l'affascinante ladra Selina Kyle, alias Catwoman, tirerà fuori le unghie e risveglierà in Batman la voglia di ricominciare a combattere per il bene della sua città.” Un titolo memorabile e un esempio di come i giochi per smartphone possano strizzare l’occhio alle grandi produzioni AAA per PC e console, anche al netto di qualche bug di troppo. Grazie alla stretta collaborazione con Warner Bros e DC Comics, la francese Gameloft riuscì a confezionare un titolo graficamente accattivante e che ebbe la capacità di far breccia nei cuori degli appassionati grazie al suo particolare gameplay… GOTHAM E’ TUA! Nel complesso, il titolo era in grado di trattenere il giocatore grazie alla possibilità di poter esplorare liberamente ogni angolo di Gotham in un contesto “Open World”, tuttavia anche la grossa mole di gadget utilizzabili e la possibilità di guidare veicoli contribuirono a rendere l’avventura principale del pipistrello una gioia per i fan. Parlando proprio dell’avventura, essa si rifaceva in toto alla trama dell’omonimo film ed era abbastanza lunga e varia da guadagnarsi il consenso di una gran bella fetta di pubblico e critica, al netto di qualche bug di troppo. GRAFICA E GAMEPLAY Avendo visto altri titoli della stessa casa produttrice in quel periodo, nessuno si sarebbe aspettato una qualità grafica così alta e un gameplay così immediato e accattivante. Le texture risultavano molto ben definite, con modelli poligonali che andavano dall’eccellente (per Batman e le ambientazioni) al sufficiente per i co-protagonisti e antagonisti.. Le animazioni erano quasi tutte ben fatte, ad eccezione di quella relativa alla fine corse che risultava un pò strana. Per quanto riuguarda i controlli invece, nulla da ridire. Risultavano sempre precisi e reattivi. Unico neo, la gestione della telecamera (e quindi dell’agganciamento per il rampino), che a volte non permetteva durante gli scontri di vedere bene l’area circostante o durante le fasi di freeroaming, di utilizzare sempre con piacere il rampino per gli spostamenti. Il gameplay, in particolar modo la parte relativa ai combattimenti, fu ciò che più si fece apprezzare di questo gioco, come dicevo anche in apertura. Questo perchè Gameloft si ispirò ai titoli casalinghi di Rocksteady Studios per garantire spettacolarità e un sistema di combo e contromosse che da un lato metteva i vecchi giocatori a loro agio, mentre dall’altro lasciava stupiti coloro che mai avevano provato un titolo della serie Arkham, Chiaramente con una complessità del genere, il gameplay non poteva che essere dinamico e non lineare. Era infatti possibile seguire la storia principale decidendo il tipo di approccio da usare nella maggior parte degli scontri. Era infatti possibile creare zone d’ombra distruggendo le fonti luminose con i batarang, sconfiggere i nemici con attacchi furtivi e attacchi dall’alto o ancora, decidere di trascinare i nemici con il rampino per poi distruggerli a suon di combo, senza disdegnare il classico approccio “kamikaze” di chi ama buttarsi nella mischia e combattere senza nascondersi. Non mancavano livelli in cui era possibile guidare diversi veicoli come il Batpod su strada o il fantastico The Bat nei cieli, ma la cosa fantastica è che - finita la storia principale - era possibile usare senza alcuna limitazione entrambi i veicoli per finire di ripulire Gotham dai cattivi! Che dire ragazzi, quando uscii mi ci divertii tantissimo e grazie a questa serie ho avuto modo di rigiocarlo e riscoprire quanto bello sia girare per Gotham ad incutere terrore ai criminali. Un gioco fantastico, con qualche imperfezione sicuramente, ma pur sempre uno dei migliori giochi Gameloft a mio avviso per grafica e gameplay. Ancora oggi tiene bene, seppur in certi contesti si notino i dieci anni sul groppone, ma il divertimento resta uguale e tanto basta. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “THE DARK KNIGHT RISES”
2022-08-18 12:54:05
[OBGM] EP 3 | Le Avventure di Tintin - Il Segreto dell’Unicorno
Mi Fans! Sono lieto di darvi il benvenuto al terzo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben undici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Le Avventure di Tintin - Il Segreto dell’Unicorno, sviluppato e pubblicato dalla stessa Gameloft nel 2011 su iOS e su Android. TRAMA “Tintin è un giovane reporter col vizio dell'avventura che non disdegna nel tempo libero cose meno straordinarie, come passeggiare per i mercatini, fermarsi per un ritratto o per acquistare il modellino di una nave che nasconde un immancabile segreto. Un segreto che l'infido Sakharine vuole sottrargli a tutti i costi e con tutti i mezzi. Ma a difenderlo e ad affiancarlo ci pensano i maldestri Thomson e Thompson e l'impavido Snowy, un candido fox terrier amabile con gli amici e implacabile coi nemici. Derubato del prezioso veliero Tintin si mette sulle tracce del ladro finendo prigioniero sul cargo dell'ebbro Capitan Haddock e libero nella più grande delle avventure. Attraverso mari burrascosi e deserti torridi, a bordo di una scialuppa o di un idrovolante, cavalcando onde o polene a foggia di unicorno, il 'sobrio' Tintin e l'alcolico Capitan Haddock troveranno il più grande dei tesori: l'amicizia.” E’ questo l’incipit del tie in di Gameloft, che a suo tempo rappresentava uno dei migliori titoli tratti da un film mai approdato su dispositivi mobili, riuscendo a superare perfino le conversioni più blasonate per PS3 ed Xbox 360. Il titolo fu elogiato sotto tutti i punti di vista da parte dei fan e dalla critica, che ne decretarono un vero capolavoro in ambito smartphone, al contrario del flop “casalingo” per console e PC. Con una veste grafica di alto livello, animazioni avanguardistiche per un titolo mobile e un sistema di controllo abbastanza preciso, Le Avventure di Tintin - Il Segreto dell’Unicorno riuscì a farsi amare ed apprezzare. La storia narrata nel gioco ripercorreva la trama del film in maniera piuttosto fedele, cosa che di certo ha contribuito al successo del titolo. Tuttavia la vera peculiarità di questo gioco, oltre al fatto di poter controllare diversi personaggi giocabili, era l’incredibile varietà del gameplay. ATTACCA, FUGGI, SCHIVA, VOLA, SALTA! Come dicevamo poc’anzi, uno dei punti forti del gioco era sicuramente la riproposizione della trama del film, associata ad un’ampia varietà nel gameplay. Nel gioco era infatti possibile passare da fasi di esplorazione a fasi stealth, arrampicarsi su edifici o navi in stile Assassin’s Creed, risolvere quick time event, combattere all’arma bianca, volare con un aereo o ancora, risolvere rompicapi in stile Cut The Rope. Insomma, c’era davvero molta carne al fuoco! Le animazioni poi, rendevano questo titolo unico nel suo genere, con movimenti realistici e naturali di Tintin e compagni, che immergevano ancora di più nella trama del tie in. GRAFICA E GAMEPLAY Sebbene fosse alimentato da un motore grafico propietario di Gameloft, Le Avventure di Tintin - Il Segreto dell’Unicorno brillava per qualità grafica, e riusciva ad offrire un prodotto con modelli poligonali molto dettagliati, oltre a un buon level design che attingeva a piene mani dall’opera di Steven Spielberg. Il tutto condito da un’esperienza console-like priva di microtransazioni. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Il gioco sviluppato per console da Ubisoft ha ricevuto molte critiche per instabilità (svariati crash), mentre al contrario quello per smartphone è stato valutato come uno dei migliori tie in mai realizzati su Tintin. Nelle versioni mobile, il gioco ha subito dei “tagli”, che hanno trasformato in veri e propri livelli delle zone che nel gioco per console rappresentavano una singola area. Ad oggi, Le Avventure di Tintin - Il Segreto dell’Unicorno rappresenta un titolo ricordato con affeto dai fan, che non proponeva sicuramente un livello elevato di sfida (tutt’altro), ma che garantiva ore di divertimento, cutscenes appetibili e una varietà di gameplay che non annoiava mai! Rappresenta ancora oggi una pietra miliare dei giochi per dispositivi mobili e un titolo a cui ispirarsi per produzioni solide per smartphone. La mia personale opinione? Dateci più titoli come questo e meno free to play pieni di IAPs! E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “LE AVVENTURE DI TINTIN - IL SEGRETO DELL’UNICORNO” *INFO* Mi è stato comunicato che causa di un aggiornamento del tool relativo all’assegnazione delle medaglie, potrebbero esserci ritardi nella consegna delle stesse. Per questo motivo prendete come “esteso” il tempo necessario a lasciare un commento e vedete il lato positivo, chi non ha ancora commentato avrà tempo per farlo! Spero si risolva tutto per il prossimo episodio, così da poter di nuovo essere celeri come all’inaugurazione di questa serie. Grazie per l’attenzione e per il supporto.
2022-05-31 12:34:16
[OBGM] EP 13 | Rainbow Six: Shadow Vanguard
Mi Fan! Sono lieto di ridarvi il benvenuto in questo tredicesimo episodio di Old But Gold Mobile, la rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con dieci anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più nominate in questa serie. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Rainbow Six: Shadow Vanguard, sviluppato e pubblicato da Gameloft in collaborazione con Ubisoft nello stesso anno su iOS e su Android. TRAMA “In Tom Clancy’s Rainbow Six: Shadow Vanguard, si impersona il leader di una task force d’elite antiterrorismo. Quando i terroristi prendono ostaggi o minacciano di far saltare in aria qualcosa, il compito della squadra è quello di fermarli. Il principale obiettivo, tuttavia, sarà la Free Europe, pericolosa organizzazione terroristica intenzionata a destabilizzare il panorama politico del Vecchio Continente. Intervenire per garantire la pace beh… non sarà certo una passeggiata!” Un titolo poco conosciuto e piuttosto criticato per l confusione che portava sui piccoli schermi (molte icone interattive), ma ad oggi un esempio di come i giochi per smartphone possano essere complessi nel gameplay al pari di quelli per console. Grazie alla stretta collaborazione con Ubisoft, la francese Gameloft riuscì a confezionare un titolo tattico, divertente e con un gameplay vario. RAGIONA PRIMA DI AGIRE Nel complesso, il titolo era in grado di trattenere il giocatore grazie alla possibilità di poter decidere come agire in ogni situazione. Come visto con Splinter Cell Conviction, anche qui vi è la possibilità di scegliere l’approccio più adatto alla situazione, ma ovviamente trattandosi di Rainbow Six, questo aspetto è stato particolarmente enfatizzato. Parlando proprio dell’avventura, era abbastanza lunga e varia, tuttavia il gioco non riuscì a guadagnarsi il consenso di pubblico e critica poichè ritenuto troppo complesso da giocare su smartphone. GRAFICA E GAMEPLAY Avendo visto altri titoli della stessa casa produttrice in quel periodo, nessuno si sarebbe aspettato una qualità di poco superiore alle media, tuttavia il gameplay così ponderato, tattico e accattivante riusciva a far passare questo aspetto in secondo piano. Le texture risultavano molto ben definite, con modelli poligonali sui quali si poteva fare sicuramente di più. Le animazioni erano quasi tutte ben fatte così come la risposta ai controlli era decisamente buona nonostante il caos su schermo. Per quanto riuguarda i controlli invece, nulla da ridire. Risultavano sempre precisi e reattivi. Unico neo, la gestione della telecamera per via delle icone su schermo, che essendo molte, potevano essere cliccate accidentalmente durante lo swipe per muovere la telecamera. Il gameplay, in particolar modo la parte relativa alla tattica, fu ciò che più si fece apprezzare di questo gioco, come dicevo anche in apertura. Questo perchè Gameloft - al netto delle limitazioni di un touchscreen - riuscì a traslare l’esperienza Rainbow Six casalinga su mobile. Elementi quali la scelta dell’equipaggiamento ad inizio partita, la possibilità di modificare le armi con accessori e la possibilità di gestire i membri del team erano tutte cose presenti. Anche in questo caso, con una complessità del genere, il gameplay non poteva che essere dinamico e non lineare. Era infatti possibile seguire la storia principale decidendo il tipo di approccio da usare nella maggior parte degli scontri. Era infatti possibile aprire porte con una flashbang e buttarsi a capofitto negli scontri, agire d’impulso ad armi spianate, mandare i propri compagni a coprire determinate aree o ad aprire porte per ripulire le stanze ed infine, era possibile osservare e marcare i nemici attraverso la fibra ottca prima di aprire una porta, così da permettere ai membri del team di farli fuori mentre ci si occupava di qualcos’altro. Quando questo gioco uscii non ebbi modo di provarlo poiché non possedevo uno smartphone adatto, oggi grazie al retrogaming e alle Virtual Machine, mi è stato possibile giocarlo dall’inizio alla fine e che dire…mi ero perso un gran bel titolo. All’epoca la questione controlli era spinosa poiché non esisteva il supporto ai controller esterni (esisteva solo il supporto per i tasti dell’Xperia Play) pertanto tutte le icone a schermo potevano effettivamente essere confusionarie. Tolto questo aspetto però parliamo di un remake (eh già) di uno dei migliori titoli della serie, tradotto perfettamente in linguaggio “Mobile” e che riesce a divertire e a non annoiare mai. Oltretutto non è neppure facile, se si sbaglia qualcosa lo si paga con la sconfitta! Se avete la possibilità giocatelo o in alternativa, guardate il video qui sotto. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “RAINBOW SIX: SHADOW VANGUARD”
2022-08-25 12:45:24
salve ho un redmi 13 Pro 5G volevo sapere se c'è un modo per installare game turbo come estensione? perché non mi appare nelle impostazioni aggiuntive
2024-12-25 20:08:21
Buonasera a Tutti posseggo un redmi note 10 pro... da quando lo ho non mai capito perché (mi piace giocare con la musica) appena apro un gioco il volume della musica si abbassa, ho già provato varie impostazioni ma nulla non ho mai fixato. C'è qualche buon anima che ha risolto?
2024-08-13 18:16:40
2024-08-16 02:54:29
posseggo un monitor 2k 27" 165hz ma la mia Xbox series x non ne vuole sapere di funzionare in 1440p 120hz qualcuno sa dirmi di più?
2023-02-21 11:29:55
Giochi e Medaglie per voi? Si, in questa nuova rubrica!
Mi Fan! Diciamocelo, da quando gli smartphone sono nati non hanno soltanto migliorato la nostra vita rendendo facili ed immediate moltissime operazioni, hanno anche creato nuovi modi per intrattenere ed evoluto alcuni di quelli già esistenti. E qual è il più classico intrattenimento che vi viene in mente? Ovvio, sua maestà Videogioco. I videogiochi sono da decenni una delle principali forme di intrattenimento. Hanno origini piuttosto lontane, pesate che il primo videogame della storia fu sviluppato nel 1952 da Alexander S. Douglas come prova del suo dottorato all’Università, si chiamava OXO (una versione del Tris) ed era giocabile solo ed esclusivamente sul computer con il quale effettuò la dimostrazione (EDSAC). “OXO - 1952” Da allora i videogame ne hanno fatto di strada ed oggi, grazie ai sempre più potenti smartphone, possiamo godere di titoli di altissimo livello con grafica da console. Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile, eppure a quei tempi ci sbalordivamo lo stesso di fronte ad alcuni di essi, incuranti della grafica semplicistica e talvolta della poca cura. Quei giochi incredibili, che spesso rappresentavano delle IP importanti, giravano sull’hardware del nostro smartphone! C’era cosa più figa di sparare a qualche terrorista o sfrecciare sull’asfalto a 200km/h semplicemente tirando fuori il telefono dalla tasca? Ebbene, cari ragazzi, ho deciso di ripercorrere insieme a voi la storia dei videogiochi per smartphone. Con la nascita della nuova rubrica a cadenza settimanale “Old But Gold Mobile”, vi presenterò alcuni dei titoli rilasciati su Android (ed iOS, ma chissene 😜) che secondo me hanno segnato un’epoca importante del mobile gaming e che gli hanno consentito di evolversi in ciò che ritroviamo in alcuni dei migliori e complessi titoli odierni. Con Old But Gold Mobile (per gli amici OBGM) avrete la possibilità di riscoprire incredibili giochi che avete amato o addirittura di scoprire titoli del passato per la prima volta! Potrete leggere qualcosa di interessante sui titoli che tratterò ed apprezzarne qualche screenshot. Potrete inoltre visionare spezzoni di gameplay nella nuova playlist dedicata sul mio canale Youtube. Tutto qui? No di certo! Avrete la possibilità di dire la vostra sui titoli trattati, di consigliarmi giochi nei commenti e per rendere il tutto più interessante, sarete anche ricompensati per il vostro aiuto! Avete capito bene, tutti coloro che lasceranno un commento inerente all’articolo in questione, un suggerimento, un apprezzamento o anche solo un messaggio di incoraggiamento, saranno ricompensati con un’esclusiva Medaglia a tema! Le medaglie saranno assegnate (il prima possibile) dall’amico e Community Manager Carlo, che da subito si è mostrato entusiasta e si è reso disponibile a partecipare a questa mia iniziativa. SI COMINCIA DOMANI, STAY TUNED.
2022-05-17 00:16:42
[OBGM] EP 4 | Modern Combat 2 Black Pegasus
Mi Fans! Sono lieto di darvi il benvenuto al quarto episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben dodici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Modern Combat 2 Black Pegasus, sviluppato e pubblicato dalla stessa Gameloft nel 2010 su iOS e nel 2011 su Android. TRAMA “Dopo aver ucciso Abu Bahaa (un pezzo grosso del terrorismo) durante la pericolosa operazione Sandstorm, il nostro protagonista è alle prese con i suoi soci ed i suoi clienti. Il gioco vedrà il protagonista muoversi in ambienti molto ostili e combattere sia contro unità della fanteria sia contro mezzi blindati, come carri armati ed elicotteri..” Sostanzialmente è questa la trama del titolo di Gameloft, seguito dell’acclamato Modern Combat Sandstorm uscito tempo prima. Piccola premessa: ho scelto Modern Combat 2 piuttosto che Sandstorm o N.O.V.A per via del fatto che secondo me si tratta di uno degli fps che realmente ha alzato l’asticella rispetto a quelli citati, spianando la strada ai suoi successori e non solo. Il titolo fu elogiato sotto tutti i punti di vista da parte dei fan e dalla critica, che però ne criticarono abbastanza la trama, che non brillava certo per originalità. Con una veste grafica di alto livello - rispetto al predecessore e rispetto a titoli concorrenti dello stesso anno - lo sparatutto di Gameloft portò per la prima volta su smartphone animazioni facciali, un sistema di controllo rifinito e preciso, effetti particellari e dynamic lighting. Modern Combat 2 Black Pegasus era un titolo divertente, immediato e longevo. La storia narrata nel gioco riprendeva quella del primo capitolo e la portava a conclusione, mentre la vera peculiarità del gioco - oltre al fatto di poter controllare diversi personaggi giocabili - era una buona varietà del gameplay in associazione alla qualità grafica. MIRA ALLA TESTA! Come dicevamo poc’anzi, uno dei punti forti del gioco era sicuramente la buona varietà nel gameplay. Nel gioco era infatti possibile passare da fasi action pure a fasi stealth, disinnescare bombe o guidare veicoli. somma, c’era davvero molta carne al fuoco! Le animazioni poi, rendevano questo titolo un passo avanti rispetto agli altri, con movimenti della bocca per i villain nelle fasi in cui - tramite cutscenes in game - era possibile osservare in soggettiva un dialogo. Un’altra particolarità del gioco erano sicuramente gli headshot, o per dirla all’italiana, i colpi alla testa. Gameloft lavorò molto per far si che in questo secondo capitolo i colpi alla testa risultassero più ‘soddisfacenti’ da eseguire, con relative e varie animazioni dei nemici che li subivano. Questo non migliorava solo la sensazione di realismo, ma offriva anche maggiore varietà al titolo che era in grado di gestire differenti animazioni di morte. GRAFICA E GAMEPLAY Con Modern Combat 2 Black Pegasus, Gameloft inaugurò la quarta versione del proprio motore grafico, che migliorava drasticamente ogni elemento rispetto al precedente. La qualità grafica e il gameplay frenetico e vario riuscivano ad offrire un prodotto divertente e longevo, grazie anche alla Campagna in single player da ben 12 missioni situate in varie location. Per gli amanti delle battaglie all’ultimo sangue era disponibile anche una componente Multiplayer, con diverse mappe e un rank system per sbloccare armi e attrezzature. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Il gioco fu sviluppato prima per iOS e successivamente fu effettuato un porting anche per Android e diverse altre piattaforme come Windows Phone e BlackBerry. La versione iOS presentava una grafica di livello leggermente superiore, migliori effetti dinamici e in generale una resa dei colori migliore, sfruttando il Display Retina di cui i dispositivi Android erano sprovvisti. Ad oggi, Modern Combat 2 Black Pegasus rappresenta un titolo ricordato con affeto dai più (me incluso), che proponeva sicuramente un livello adeguato di sfida e che garantiva ore di divertimento, cutscenes appetibili e un gameplay che non annoiava mai! Ad oggi non rappresenta di certo uno dei migliori sparatutto, con colossi come Call of Duty di Activision e Shadowgun di MadFinger Games, ma resta un titolo che ha permetto a TUTTI i successivi publisher di creare FPS con i fiocchi. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “MODERN COMBAT 2 BLACK PEGASUS” *INFO* Mi è stato comunicato che causa di un aggiornamento del tool relativo all’assegnazione delle medaglie, potrebbero esserci ritardi nella consegna delle stesse. Per questo motivo prendete come “esteso” il tempo necessario a lasciare un commento e vedete il lato positivo, chi non ha ancora commentato avrà tempo per farlo! Spero si risolva tutto per il prossimo episodio, così da poter di nuovo essere celeri come all’inaugurazione di questa serie. Grazie per l’attenzione e per il supporto.
2022-06-07 18:16:20
ho un redmi note 11s che ancora non si aggiorna ad hyperOs (non mi arriva la notifica via AOT). Ho scaricato un gioco che pesa 6 GB in cui i personaggi sono in 3D. Il gioco non lagga e va bene così, vorrei un consiglio su come evitare che si riscaldi la batteria in quanto andando nelle impostazioni mi diceva che come temperatura era molto calda. In questo caso il telefono è collegato al caricabatterie. Può dipendere anche da questo? Consigli? Pareri? Raramente scarico giochi sul telefono in quanto uso altri tipi di dispositivi tipo la switch. Grazie a chi mi risponderà !
2024-05-18 16:17:49
annuncio importante mi rivolgo a tutti quelli a cui piace Fortnite. Donald mustard si è licenziato e stanno decidendo se cancellare Fortnite. mi sto sciogliendo dentro😢😭🥺☹️ redmi 10C
2023-09-12 14:27:40
buonasera, ho un redmi note 10 pro,dopo l'ultimo aggiornamento ho tutti i giochi che vanno a scatti e il telefono si scalda tantissimo,consigli?
2023-02-25 02:49:07
2024-11-15 11:51:26
Salve a tutti, ho da poco acquistato un redmi note 12 pro e ho visto game turbo (game space).. ora quando scarico dei giochi me li trasferisce lì in quel app. i giochi me li mette sul lato sinistro e bisogna scollare su e giù per decidere il gioco. mi chiedevo se c'era un modo di cambiare l'interfaccia e mettere tutto ad icone. mi potete aiutare? o devo trovare un gestionale diverso (in italiano nel caso)? consigli?
2024-01-30 00:35:27
2023-06-24 12:59:48
Raffreddatore Blackshark. il raffreddatore è pensante e la cosa strana che la stessa MIUI avverte dell' eccessivo consumo di batteria
2022-05-12 14:54:55
[OBGM] EP 6 | BackStab
Mi Fans! Sono lieto di darvi il benvenuto al sesto episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben undici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile e sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di BackStab, sviluppato e pubblicato da Gameloft nel 2011 su iOS e successivamente su Android. TRAMA “Vesti i panni di Henry Blake, un uomo senza più nulla e la cui vita è stata strappata via poco a poco. Aiutalo nel suo viaggio verso la giustizia e la vendetta. Arrampicati, salta e intrufolati in diversi luoghi per raggiungere il tuo obiettivo e sbaragliare gli avversari. Usa le tue tecniche di combattimento mortali e il sistema di combo per sconfiggere i tuoi nemici e chiunque si metta sul tuo cammino. Esplora liberamente un’enorme isola, ammira i suoi magnifici ambienti in pieno 3D e catapultati in un mondo realistico e coinvolgente grazie alle incredibili interazioni dei personaggi e le loro voci davvero realistiche.” Questa è la trama del titolo di Gameloft. Il gioco si pone come titolo standalone e strizza molto l’occhio ad un famoso franchise, quello di Assassin’s Creed. Il titolo fu molto elogiato da pubblico e critica, tuttavia fu anche pesantemente criticato per la quantità di glitch presenti. Con una veste grafica di alto livello e una trama interessante, l’action-adventure di Gameloft mise in mostra una delle prime esperienze “OpenWorld” su smartphone. BackStab era un gioco divertente, che a tratti risultava crudo e violento per le brutali “finishers” eseguibili sugli avversari, ma che non riusciva a convincere appieno per via del fatto che non era in grado di riproporre correttamente tutte le meccaniche del franchise a cui si ispirava. SONO UN PIRATA, SONO UN SIGNORE Cercare di emulare il gameplay di uno dei titoli più famosi dell’epoca recente era un’arma a doppio taglio, sfortunatamente Gameloft si è tagliata. Il gioco permetteva, oltre che sezioni a nuoto e a cavallo, anche delle sezioni di parkour ispirate ad Assassin’s Creed. Qui nascevano i problemi. Benchè fosse possibile salire su palazzi e tetti con facilità, il sistema di controllo non permetteva una transazione fluida tra la corsa e il parkour (affidati allo stesso tasto virtuale) e ciò causava spiacevoli inconvenienti come l’impossibilità di saltare e/o salire su determinate sporgenze. L’immersività era garantita da una storia accattivante e Il giocatore poteva decidere se giocare missioni della storia principale o vagare per le ampie aree in cerca di quest secondarie. La possibilità di andare a cavallo rompeva la monotonia, ma permetteva anche di velocizzare il passaggio attraverso aree più ampie. GRAFICA E GAMEPLAY Non siamo certo ai livelli di Dead Space, graficamente parlando, tuttavia considerando la natura “OpenWorld” del titolo il livello grafico era molto più che accettabile. Giochi di luce ed effetti particellari arricchivano un buon comparto visivo e l’interfaccia era ben studiata per risultare chiara e facile da capire. Il gameplay in sè era piuttosto vario - sebbene i combattimenti avessero poche combo - ed era pertanto, capace di divertire la maggior parte dei giocatori. Tuttavia, le spettacolari (relativamente a un cellulare) sezioni di parkour erano in grado di elevare ed al contempo affossare questo titolo. Un gran peccato, perchè era davvero divertente all’epoca avere una sorta di Assassin’s Creed portatile. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Non essendoci curiosità circa questo gioco, vi regalo uno screen di decapitazione XD. Ad oggi, BackStab rappresenta un titolo dimenticato, che durante il mio gameplay ha purtroppo evidenziato le lacune sulle quali speravo di sbagliarmi. Proponeva sicuramente un livello adeguato di sfida ed era divertente, tuttavia le missioni della campagna e le side quest risultavano - seppur varie - a tratti ripetitive e i limiti tecnici di uno smartphone si vedevano tutti durante i bug delle sezioni di parkour. Personalmente ho amato il titolo, tantissimo, e l’ho anche finito più volte. La verità però è che, con il tempo, ho capito di amarlo poichè mi riportava alla mente Assassin’s Creed e non per quello che poteva offrire. Ad oggi non si può certo dire che sia uno dei migliori giochi, ma rappresenta uno dei titoli più ambiziosi di quel tempo, ma che sfortunatamente, restò anche vittima di quelle ambizioni che avrebbero dovuto elevarlo rispetto agli altri titoli mobile. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “BACKSTAB” *INFO* Mi è stato comunicato che l’aggiornamento del tool delle medaglie è stato completato Nel più breve tempo possibile saranno (finalmente) caricate tutte le medaglie mancanti!
2022-06-21 17:26:56
[OBGM] EP 9 | Splinter Cell: Conviction
Mi Fan! Sono lieto di darvi il benvenuto al nono episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben dodici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile e sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Splinter Cell: Convinction, sviluppato e pubblicato da Gameloft su licenza di Ubisoft nel 2010 su iOS e successivamente su Android. TRAMA “ La figlia di Sam Fisher, Sara, è stata investita da un ubriaco e uccisa sotto gli occhi del padre che da allora ha perso il suo unico motivo di vita e la voglia di andare avanti. Il filmato iniziale di Splinter Cell Conviction si apre con un’introspezione di ciò che rimane della vita di Fisher: nulla. Costretto ad uccidere il suo migliore amico in uno scantinato, costretto a vedere la figlia morire, costretto a rispettare ordini controvoglia dall’agenzia che l’aveva addestrato e formato. Tradito, abbandonato, si nasconde a Malta dove però non potrà sfuggire al suo destino. La morte di sua figlia non è stato un caso: c’è qualcuno dietro l’omicidio, e ha organizzato qualcosa di più grande di un semplice incidente. Sam Fisher dovrà tornare in pista e arrivare a chi ha organizzato il piano, perché forse per Sara c’è ancora speranza.” La conversione per smartphone di uno dei migliori Splinter Cell del tempo poteva portare solo ad un grosso fallimento oppure ad un grosso successo. Per Gameloft, contro ogni aspettativa degli scettici del mobile gaming, fu la seconda opzione. LA TATTICA GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE Nella trasposizione dalle console al touchscreen il gameplay di questo gioco ne risentì di certo, ma non particolarmente tanto. Sostanzialmente vennero rimossi degli elementi e vennero ridotte delle aree di gioco, tuttavia il ‘cuore’ del gioco restò intatto grazie alla trasposizione di elementi iconici quali i Mark and Execute System e i Gadget all’interno della conversione. Il titolo era pieno di elementi in grado di lasciare immedesimare il giocatore nell’avventura e benchè non ci fossero quest secondarie di alcun tipo, l’avventura principale era abbastanza lunga ed interessante da guadagnarsi il consenso di una gran bella fetta di pubblico e critica. GRAFICA E GAMEPLAY A differenza della maggior parte dei titoli Gameloft esistenti, Splinter Cell Conviction rappresenta uno dei meno riuscito sul fronte grafico. Le texture risultavano “squadrate”, con modelli poligonali solo sufficientemente definiti. Le animazioni erano a tratti buone e a tratti legnose, inoltre i controlli risultavano a volte imprecisi, causando perdita di salute nelle sparatorie. Il gameplay in sè non era del tutto lineare, difatti in alcune missioni il giocatore poteva decidere se agire a fuoco spianato o restare nell’ombra, inoltre le azioni da compiere per andare avanti nelle missioni risultavano abbastanza diversificate. Non si trattava soltanto di spostare il protagonista da un punto A ad un punto B eliminando i nemici sulla propria strada, spesso era necessario pianificare e valutare i possibili esiti di una missione per decidere il tipo di approccio da adottare. Inoltre, spesso era necessario usare dei gadget come le bombe fumogene, gli emp o lo specchietto, necessario a vedere i nemici dall’altro lato di una stanza prima di entrarvici a capofitto. Il Mark and Execution System rese felici i giocatori che lo avevano già apprezzato su console. Sostanzialmente il sistema permetteva di marcare due o più nemici e di ucciderli contemporaneamente e silenziosamente con dei colpi alla testa in rapida successione. Oltre ciò, come nel titolo originale anche qui era possibile prendere nemici come ostaggi e usarli come scudi umani, ma a differenza del titolo originale vennero introdotti anche i combattimenti corpo a corpo. Essi erano però eccessivamente semplici - in quanto la loro esecuzione uccideva istantaneamente i nemici - non prevedevano alcuna combo e venivano attivati toccando l’icona di attacco mentre si era abbastanza vicini a un nemico. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ La versione per iPhone di Splinter Cell Conviction presentava un livello esclusivo: si trattava di un’inseguimento in barca. Il livello è stato rimosso da tutte le altre conversioni del gioco. Nel gioco è possibile sparare alle telecamere e ai lampioni per creare zone d’ombra. Curiosamente, non tutti i lampioni possono essere distrutti, pertanto si è forzati a proseguire con un approccio meno stealth. Eccoci arrivati alla conclusione. Il titolo di Gameloft rappresenta una buona conversione di un’incredibile gioco per console - che per inciso, assieme a SC: Blacklist, è uno dei miei preferiti in assoluto - dimostrando com’è possibile portare buone esperienza single player su mobile. La grafica datata (considerando gli anni) è accettabile ancora oggi e le meccaniche, la trama e il gameplay sicuramente piaceranno ancora. L’unico vero neo di questo titolo sono i controlli, che ad oggi, sicuramente sono invecchiati male. Per il resto, Splinter Cell Conviction è un ottimo action/stealth game, che rende onore al titolo principale e che ha gettato le basi per titoli simili più avanzati (es. ShadowGun di Madfinger Games). E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “SPLINTER CELL: CONVICTION”
2022-07-12 13:08:03
2024-01-14 07:57:23
[OBGM] EP 1 | Deus Ex: The Fall
Mi Fan! Sono lieto di darvi il benvenuto al primo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista del nostro primo episodio, è un titolo con ben nove anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note ed amate dal pubblico. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Deus Ex: The Fall, sviluppato da SquareEnix in collaborazione con Eidos-Montréal e N-Fusion. Il gioco è stato pubblicato da SquareEnix per iOS nel 2014, su Android nel 2014 e più tardi fu persino effettuato un porting diretto per Windows. TRAMA “Siamo nel 2027, un’età dell’oro per la scienza, la tecnica e il potenziamento degli esseri umani, ma anche di grandi ineguaglianze sociali ed intrighi internazionali. I governi sono in balia delle potenti multinazionali che controllano il mercato dei farmaci necessari alla sopravvivenza degli esseri umani potenziati. Dopo aver potenziato parte del suo corpo, Ben Saxon, un ex mercenario al servizio delle forze speciali britanniche, cerca disperatamente di smascherare questo complotto globale. Tradito dai militari per cui lavorava, i Tiranni, la sua vita è in pericolo. Ma anche per tutti gli altri esseri umani potenziati, il tempo sta per scadere.” E’ questo l’incipit del titolo di SquareEnix, che non solo a suo tempo rappresentava il primo gioco del franchise su dispositivi mobili, ma che si poneva addirittura come seguito diretto di un romanzo di James Swallow uscito qualche tempo prima, ovvero Deus Ex: Icarus Effect. Nonostante un’iniziale accoglienza non proprio eccelsa da parte dei fan, - probabilmente rimasti scottati per via del fatto che, il titolo presentato da SquareEnix, si trattasse in realtà uno spin-off mobile piuttosto che di un seguito di Human Revolution per console - Deus Ex: The Fall ha saputo rapire la critica con la sua altissima qualità. Ciò che ha messo tutti d’accordo su quest’action RPG, è stata l’incredibile fedeltà ai titoli per console e la maniacale realizzazione tecnica che ha permesso al team di sviluppo di riproporre e adattare ai controlli touchscreen, praticamente tutte le principali meccaniche della serie. Il gioco infatti permetteva di alternare visuali in prima e in terza persona (quest’ultima appariva nelle fasi in cui si cercava copertura durante gli scontri), efffettuare combattimenti corpo a corpo, cercare copertura negli scontri a fuoco o usare strumenti di hacking. Non mancavano neppure elementi atti a dare un senso alla dicitura “RPG” per questo titolo. Tra essi infatti, vi era la possibilità di ottenere punti esperienza utili a potenziare le armi e Praxis Point, spendibili per migliorare i 24 innesti cibernetici a disposizione del protagonista, che permettevano di facilitare non di poco il corso dell’avventura. Altra componente integrata più o meno bene nella trasposizione mobile è stata quella delle scelte. IT’S UP TO YOU In Deus EX: The Fall ogni scelta poteva avere un peso leggermente differente sul corso dell’avventura. Erano presenti differenti diramazioni della trama in base al comportamento del protagonista (percorrere il gioco ad armi spianate o adottare un approccio stealth), ma nessuna realmente incisiva sul finale del gioco, che a conti fatti risulta ad oggi inesistente. Questo perchè il titolo sarebbe dovuto essere una prima parte relativa ad una serie di giochi mobile, ma per tutta una serie di motivi SquareEnix ha rinunciato a questo progetto e abbandonato di fatto il prosieguo della storia. GRAFICA E GAMEPLAY Alimentato da Unity Engine, Deus Ex: The Fall ha alzato l’asticella della qualità grafica rispetto agli altri titoli per smartphone disponibili nello stesso anno, offrendo al contempo un prodotto con modelli poligonali più che discreti, buon level design, accenno di effetti particellari e ambienti sufficientemente dettagliati. Il tutto condito da un’esperienza console-like priva di microtransazioni. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Inizialmente SquareEnix intendeva portare una serie di giochi a tema Deus EX per dispositivi mobili, ma l’alto budget necessario per sviluppare e supportare titoli di alto livello, il rapido cambiamento subito dal mercato mobile e il clamoroso insuccesso dovuto al pessimo porting di Deus Ex: The Fall per Windows, fecero cambiare rotta alla software house nipponica. Ad oggi, Deus Ex: The Fall rappresenta una pietra miliare dei giochi per dispositivi mobili, uno dei primi titoli ad offrire un gameplay variegato con elementi appartenenti a generi differenti, controlli touch perfettamente tarati e personalizzabili, il tutto coadiuvato da una qualità grafica piuttosto alta per gli standard di allora. La mia personalissima opinione è che, al netto di qualche imperfezione (gunplay non proprio soddisfacente), resti tutt’oggi un prodotto completo e divertente che - tralasciando la grafica “old gen” oramai - potrebbe ancora regalare qualche soddisfazione ad appassionati e casual gamers. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “DEUS EX:THE FALL”
2022-05-17 19:30:10
[OBGM] EP 11 | Shadowgun
Mi Fan! Sono lieto di darvi il benvenuto all’undicesimo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben undici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house meno notee in ambito mobile, ma sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di ShadowGun, titolo ampiamente anticipato e di cui avevo già accennato nei vecchi episodi. Sviluppato e pubblicato dal Madfinger Games su iOS ed Android. TRAMA “L'anno è il 2350, e le corporazioni intergalattiche corrotte sono lo stato di diritto e assumono cacciatori di taglie e mercenari per eseguire i loro ordini. I migliori sono conosciuti come gli Shadownguns. Il titolo vi mette nei panni di John Slade, il più famigerato cacciatore di taglie della galassia. La vostra missione: dare la caccia al Dr. Edgar Simon, genio maniacale e leader del suo esercito di mutanti. Infiltratevi nella fortezza del dottor Simon tra le montagne di un pianeta dimenticato e combattete la sua guardia personale di cyborg, droidi da battaglia e umanoidi geneticamente potenziati. Utilizzando armi all'avanguardia, navi e l'assistenza di S.A.R.A.- l'assistente androide personale di Slade - SHADOWGUN combina un intenso combattimento tattico con un'azione in terza persona.” ShadowGun era un titolo assolutamente memorabile, che ancora oggi rappresenta il gold standard per quanto riguarda i TPS (Third Person Shooter) su dispositivi mobili. Madfinger Games fece un lavoro superbo sul titolo e andò persino contro corrente evitando l’esclusiva temporale iOS, andando addirittura ad ottimizzare il proprio gioco er CPU Nvidia Tegra! NON ANDARCI PIANO! Come già accennato precedentemente, ShadowGun era un titolo tripla A di genere TPS. La prima cosa a colpire di questo gioco furono la grafica (ne parleremo dopo) e la sua complessità nell’insieme. Considerando l’età della produzione Madfinger Games, il livello qualitativo generale resta altissimo anche per gli standard odierni, tanto che nessun altro gioco è riuscito ad emulare questo titolo per complessità, grafica e controlli. Il titolo era in grado di intrattenere il giocatore grazie alle sparatorie adrenalitiche, al carismatico protagonista e alla grafica sublime. L’avventura principale era abbastanza lunga, suddivisa in livelli e permetteva anche una buona rigiocabilità grazie ai segreti riscontrabili in ogni livello e al doppio finale possibile. Inoltre, Madfinger Games rilasciò anche un DLC gratuito chiamato “The Leftover”, in grado di aggiungere altri livelli alla campagna principale e concludere le vicende di John Slade. GRAFICA E GAMEPLAY Alimentato dall’allora snobbatissimo Unity Engine, ShadowGun dimostrò al mondo intero cosa potesse fare un motore grafico così versatile nelle mani giuste. Le texure risultavano molto definite, così come anche i modelli poligonali (anche se quelli dei nemici lo sono meno rispetto al protagonista). A rendere questo gioco una delizia per gli occhi però, vi erano degli effetti particellari ad hoc, effetti a schermo per le esplosioni, effetti di sangue che NON scomparivano dal suolo dopo essere stati colpiti e in generale tutte i piccoli dettagli che poi contribuiscono a rendere grande un titolo. Il gameplay in sè era piuttosto lineare, ma laddove non c’era scelta per quanto riguardava la strada da seguire, vi era scelta nell’approccio da adottare. Il gioco adottava un sistema di copertura ben realizzato, sulla falsariga di quanto visto con Shadow Guardian di Gameloft, ma ispirato maggiormente da Gears of War. Il giocatore poteva ripararsi dietro muri o altri elementi dello scenario e da l’ aveva la possibilità di sparare ai nemici da una delle diverse angolazioni di mira disponibili. Oltre al gameplay frenetico e ricco di azione, vi erano anche degli elementi classici come interazioni con porte e oggetti, sezioni di hacking per accedere a determinate zone del livello o sbloccare in anteprima delle armi potenti. Detto questo, oltre alle sparatorie e alle boss fight, anche in questo gioco era presente anche una trama, non molto originale a dirla tutta, ma che intratteneva il giocatore adeguatamente anche grazie alle numerose cutscene introduttive e al buon doppiaggio in inglese. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “SHADOWGUN”
2022-07-26 12:04:24
2024-07-22 12:51:11
2024-06-12 01:25:32
[OBGM] EP 14 | 9mm
Mi Fan! Sono lieto di ridarvi il benvenuto in questo quattordicesimo episodio di Old But Gold Mobile, la rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con dieci anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più nominate in questa serie, e a ragione direi. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di 9mm, action in terza persona sviluppato e pubblicato da Gameloft su iOS e su Android. TRAMA “John Kannon detto Il Pazzo, è il capo di una squadra speciale di poliziotti che non esitano a infrangere la legge e le regole pur di ripulire le strade. Dopo aver ucciso il fratello di un boss della droga e avergli rubato milioni di dollari, tutta la squadra diventa un bersaglio mobile. Ora Kannon non ha scelta: deve eliminare a tutti i costi il capo della banda che dà loro la caccia, prima che sia no lui e l’intera sua squadra a pagarne le conseguenze.” Parliamo di un titolo che all’epoca era abbastanza conosciuto, grazie anche alla forte ispirazione proveniente dal ben più famoso Max Payne. Il gioco ebbe molti consensi da pubblico e critica e riuscì a ritagliarsi anche una certa fetta di successo in ambito videoludico, tuttavia Gameloft decise inspiegabilmente di rimuovere il titolo dallo store, piuttosto che continuare ad aggiornarlo per i nuovi smartphone e le nuove versioni di Android. Ad ad oggi rappresenta un titolo nostalgico, un valido esempio di come i giochi per smartphone possano essere non soltanto validi, bensì simili a quelli per console. U-C-C-I-D-I I-N S-L-O-W M-O-T-I-O-N Il titolo era in grado di trattenere il giocatore grazie alle sparatorie e agli inseguimenti adrenalinici. Il gioco permetteva di immergersi nell’azione a suon di pallottole, sfruttando il Bullet Time per cercare di far fuori più nemici al momento giusto, ma anche eseguendo dei semplici Quick Time Event per determinate azioni. Parlando proprio dell’avventura, era abbastanza lunga, sebbene un pò ripetitiva nelle azioni da compiere (uccidi, uccidi, corri, uccidi. Rendo l’idea?). GRAFICA E GAMEPLAY Dopo Rainbow Six, vedere questo gioco fa letteralmente cadere le mascelle. Sebbene si tratti pur sempre di un titolo del 2011, ancora oggi riusciamo ad apprezzare una qualità grafica molto alta, rara nei giochi Android dello stesso periodo, tuttavia non rara per Gameloft stessa. Le texture risultavano molto ben definite, con modelli poligonali buoni, ma sui quali si sarebbe potuto lavorare un pò meglio, specie per quanto riguarda i nemici e gli npc secondari. Le animazioni erano nella media a mio avviso, così come i controlli che risultavano talvolta imprecisi. Il gameplay, in particolar modo la parte relativa alle sparatorie in Bullet Time, fu ciò che più si fece apprezzare di questo gioco. Non c’è molto da dire in questo senso ad essere onesti. Parliamo di un tasto adibito allo sparo e uno adibito alla schivata che - se premuto con la relativa “barra piena” - permetteva l’attivazione dello slow motion. La cosa su cui vorrei soffermarmi invece - e che mi è piaciuta molto - sono le animazioni facciali. Nelle cutscene è possibile infatti apprezzare un buon doppiaggio in inglese, coadiuvato da movimenti delle labbra sia per i protagonisti che per gli npc. Non una novità all’avanguardia della tecnica, ma una finezza molto rara in ambito mobile. Tra le altre cose che ho particolarmente apprezzato c’è sicuramente l’ampia scelta di armi a disposizione, così come la possibilità di raccoglierle dai cadaveri nemici, e la possibilità di giocare alcuni livello con un personaggio differente. Senza farvi spoiler non posso dirvi perchè questo accade, ma posso dirvi che il personaggio in questione è l’unico all’interno del gioco a poter usare un fucile di precisione e colpire i bersagli a distanza. Espediente che potrebbe sembrare come un qualcosa in più per dare varietà al gameplay, ma - cara vecchia Gameloft volpe - la verità è che è solo un pretesto per giustificare il fatto che Kannon non lo userà mai. Questo perchè la campagna è stata pensata per essere caotica e il protagonista per essere assalito delle valanghe di nemici (anche in scontri ravvicinati) che si troverà ad affrontare contemporaneamente. Che dire ancora su questo titolo, è l’ennesima “copia” di un franchise ben più noto secondo alcuni, mentre secondo altri è l’ennesima prova di forza della Software House francese in ambito mobile. Per me, è soltanto un gran bel titolo che dovreste provare se ne avete l’opportunità, sebbene vi consigli di farlo su un vecchio dispositivo, perchè - come vedrete nel gameplay - usando una VM il gioco sembra stranamente andare un pò al di sotto dei 30fps, che invece venivano raggiunti su device con specifiche tecniche inferiori. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “9mm”
2022-09-08 12:34:21
2024-02-25 00:17:46
[OBGM] EP 5 | Dead Space
Mi Fans! Sono lieto di darvi il benvenuto al quinto episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben undici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house meno note in ambito mobile, ma sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Dead Space (o Dead Space Mobile), sviluppato da IronMonkey Studios e pubblicato da Electronic Arts nel 2011 su iOS e successivamente su Android. TRAMA “Dead Space Mobile si svolge nell'anno 2511 e funge da precursore degli eventi che si verificano in Dead Space: Ignition, Dead Space 2 e il DLC \"Severed\". Segue la storia di un ingegnere noto come Vandal, nome in codice per coprirne l’identità. Vandal è un Unitologo appena convertito e svolge il suo lavoro sulla stazione Titan. Per compiere il volere della “Chiesa” viene inviato in varie missioni di riparazione da Tyler Radikov e dal direttore Hans Tiedemann, ma scoprirà presto che la sua fiducia è stata mal riposta…” Questa è la trama del titolo di IronMonkey Studios. Il gioco non si pone come titolo standalone, bensì come spin off atto a collegare eventi di diversi capitoli del franchise. Il titolo fu uno dei più elogiati da parte dei fan e della critica, che ne esaltarono i controlli, la grafica e la solida campagna in single player. Con una veste grafica di alto livello, una trama interessante e un gameplay solido - rispetto alla maggioranza dei titoli dello stesso anno - il survival horror di IronMonkey Studios mostrò al mondo che uno smartphone poteva permettere ai giocatori di vivere un’esperienza simil console, appagante, fluida ed immersiva. Dead Space era un gioco appagante, che riprendeva alcune delle meccaniche viste su altri titoli del franchise per console e le integrava in maniera pressoché perfetta all’interno del sistema di controllo studiato ad hoc. CUT OFF THE LIMBS! Quando si tratta di spin off mobili, la gente si aspetta sempre che abbiano un gameplay simile ai titoli casalinghi e benchè quest’aspettativa venga spesso delusa, non fu il caso di Dead Space. Nel gioco era infatti possibile osservare diverse similitudini con i titoli casalinghi, non soltanto nel gameplay, bensì nelle ambientazioni, nella stazioni di potenziamento, nelle armi utilizzate e nel RIG. L’immersività era di certo il punto forte del gioco. Il giocatore doveva essere cauto ad ogni passo, poichè episodi come attacchi di un Lurker (foto in rosso) o di un Necromorfo (foto in alto) che si fingeva morto per attirarlo erano molto frequenti e potevano avvenire a sua insaputa. IronMonkey Studios lavorò molto per far si che questo spin off risultasse un titolo solido da giocare e soprattutto facile da giocare. Per questo motivo fu ideato un sistema di controllo che - oltre al classico swipe per controllare il personaggio - sfruttava il sensore di movimento per accedere alle modalità di mira alternative delle armi (così da non dover rimuovere tale feature) e l’interfaccia venne ridotta al minimo. GRAFICA E GAMEPLAY Dead Space era un titolo capace di mostrare i muscoli graficamente parlando, sebbene tale grafica non fosse accessibile agli smartphone meno prestanti. IronMonkey Studios, grazie al suo motore proprietario, (probabilmente una versione preliminare di quello che si sarebbe visto in Real Racing poi) mise in scena una qualità grafica e una fluidità di gameplay che facevano sembrare RE4 Mobile Edition uno scherzo a confronto. Giochi di luce, riflessi sul RIG, ombre in tempo reale, effetti particellari, tutto ciò che costituiva il comparto grafico fu pensato ad hoc per offrire un’esperienza estremamente immersiva, ciò a ragion del vero, fu ottenuto anche grazie all’ottima componente audio. Il gameplay in sè non era estremamente vario ed era limitato - per la maggior parte della campagna - all’attraversamento della stazione Titan, all’uccisione degli orripilanti necromorfi e alla ricerca di materiali per il potenziamento delle proprie abilità e del RIG. Tuttavia, vi erano sezioni in spazio aperto dove il giocatore doveva muoversi “volando” con gli stivali a propulsione per raggiungere zone inaccessibili e ripristinare l’ossigeno per evitare la morte. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Il gioco doveva essere un’esclusiva iOS, ma successivamente quest’idea venne scartata e fu rilasciato per Android e diverse altre piattaforme mobili. La versione iOS presentava una grafica di livello leggermente superiore, migliori effetti dinamici e in generale una resa dei colori migliore, sfruttando il Display Retina di cui i dispositivi Android erano sprovvisti. Dead Space è uno dei due giochi, l'altro è Dead Space: Extraction, ad avere un limite massimo di munizioni. C'è un numero massimo di colpi assegnati a ciascuna delle quattro armi ottenibili. Se Vandal cerca di raccoglierne altre dopo aver raggiunto il limite, riceverà un avviso di munizioni esaurite. Tutti gli oggetti curativi sono stati rimossi da questo gioco, invece Vandal rigenera automaticamente la salute persa se si evitano i danni. Come in Dead Space, Dead Space: Extraction e Dead Space 3, la prima lettera dei nomi dei capitoli contiene un messaggio. Nel caso degli smartphone, il messaggio, \"H.E. W.I.L.L. B.E.T.R.A.Y.\", è un riferimento alla fedeltà di Tyler a Karrie. Se si ascolta attentamente durante la sequenza di apertura, si può sentire una donna che canta \"Twinkle Twinkle Little Star\". Vandal vede dei doppi di se stesso nel corso del gioco. Bisogna sparargli per \"affrontare le proprie paure\", altrimenti quando ci si imbatte in loro essi si trasformano in Necromorfi. Tuttavia, non sempre sparare loro fa scattare questo evento. Ad oggi, Dead Space rappresenta un titolo ricordato con affetto dai più (me incluso), che proponeva sicuramente un livello adeguato di sfida e che garantiva ore di divertimento, trama interessate, ansia, angoscia e un gameplay che non annoiava mai! Ad oggi rappresenta di certo uno dei migliori survival horror e rappresenta un pò tutto ciò che i giochi per smartphone potevano essere e non sono mai diventati: titoli completi, standalone, offline. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “DEAD SPACE” *INFO* Mi è stato comunicato che causa di un aggiornamento del tool relativo all’assegnazione delle medaglie, potrebbero esserci ritardi nella consegna delle stesse. Per questo motivo prendete come “esteso” il tempo necessario a lasciare un commento e vedete il lato positivo, chi non ha ancora commentato avrà tempo per farlo! Spero si risolva tutto per il prossimo episodio, così da poter di nuovo essere celeri come all’inaugurazione di questa serie. Grazie per l’attenzione e per il supporto.
2022-06-14 12:13:43
2024-01-19 16:50:38
Salve Mi Fan! Vacanze finite purtroppo, spero che le vostre stiano andando bene (o siano andate bene!). Volevo solamente darvi un piccolo aggiornamento. A breve ritorneranno gli episodi settimanali di Old But Gold Mobile, quindi non c'è da deprimersi. Ho scovato altre vecchie glorie che sicuramente amerete e con esse, ovviamente, ci saranno le relative medaglie che potrete ottenere partecipando con un commento o un pensiero sotto i post! Non ho ancora scelto se mantenere il martedì come giorno settimanale per la pubblicazione o cambiarlo, ma nel frattempo eccovi i link agli ultimi episodi per cui è ANCORA possibile ottenere una medaglia! OBGM EP 10: https://new.c.mi.com/it/post/23156 OBGM EP 11: https://new.c.mi.com/it/post/22997
2022-08-16 23:04:04
Game \n Turbo Redmi note 12 4g
Salve, ho un redmi note 12 4g, è mai possibile che non ci sia il game turbo?
2024-04-18 02:39:53
2024-02-04 00:53:53
chi vuole giocare a fortnite con me io gioco dalio Xiaomi mi 10 t lite, da quello che ho capito non si può scaricare in tutti i smartphone, tra voi c'è qualcuno che gioca dal cellulare...?
2022-08-20 22:24:57
2024-01-24 23:36:28
ho Xiaomi 13t qualsiasi gioco che tento di aprire dopo 15 / 20 minuti si chiudono in autonomia e crashano..... non trovo alcuna soluzione..... chi mi aiuta?
2024-03-25 01:06:15
ciao a tutti, ho uno Xiaomi 12 pro , è possibile aprire tutte le app sia di gioco che esempio YouTube a 120hz?
2024-03-26 18:21:55
ho un xiaomi pad pro e molte app non vanno a 120hrz nonostante l‘apposita opzione attivata. ho scoperto che questo è un problema molto comune su i dispositivi xiaomi, in quanto anche dei miei amici ( con poco f6 e poco x7 pro) riscontrano lo stesso problema. chiedendo in giro sono venuto a sapere che questo bug è dovuto all‘app batteria e prestazione e che eliminando i dati di esse il problema si risolve temporaneamente per qualche giorno, fino a quando l‘app non riprende i dati e bisogna rifare la stessa procedura. qualcuno ha una soluzione definitiva?
2025-02-09 10:23:22
[OBGM] EP 10 | Shadow Guardian
Mi Fan! Sono lieto di darvi il benvenuto al decimo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben dodici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile e sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Shadow Guardian, sviluppato e pubblicato da Gameloft nel 2010 su iOS e successivamente su Android. TRAMA “È nato un nuovo eroe. Il suo nome è Jason Call e questo gioco racconta la sua storia. La misteriosa Prima Materia, una potente e preziosa reliquia che è stata al centro di leggende occulte per millenni, è sfortunatamente diventata una minaccia reale. Nascosta in un tempio remoto, è ricercata da un gruppo di pericolosi mercenari che vogliono acquisirne il potere per schiavizzare il resto dell'umanità. In questa disperata situazione resta un'unica speranza... tu!” Un titolo sicuramente memorabile, tuttavia non soltanto per motivi piacevoli. Difatti Gameloft è sempre stata ‘accusata’ di sviluppare cloni di giochi famosi per il mercato mobile. Questo Shadow Guardian ad esempio, è chiaramente un titolo ispirato al più complesso e famoso Uncharted, dove i ragazzi di Naughty Dogs ci hanno raccontato le avventure dell’impavido Nathan Drake. NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE… O SI? Come già accennato il titolo prende fortemente spunto da un videogame più famoso, ma considerando l’età della produzione Gameloft, la qualità correlata ad essa e il fatto che questo gioco ha fatto scuola (ciao MadFinger Games)… non è possibile davvero parlarne così male! Il titolo era in grado di trattenere il giocatore grazie alla spettacolarità delle acrobazie e alle sparatorie adrenalitiche, ma non vi erano particolari elementi in grado di lasciare immedesimare il giocatore nell’avventura. Tuttavia l’avventura principale era abbastanza lunga ed interessante da guadagnarsi il consenso di una gran bella fetta di pubblico e critica, al netto di qualche criticità nel gameplay. GRAFICA E GAMEPLAY Essendo uno dei primissimi titoli Gameloft esistenti, Shadow Guardian non rappresentava una vera e propria perla graficamente parlando. Le texture risultavano “squadrate”, con modelli poligonali solo sufficientemente definiti. Le animazioni erano quasi tutte legnose, inoltre i controlli risultavano spesso imprecisi, causando perdita di salute nelle sparatorie o salti involontari durante le scalate. Il gameplay in sè non era del tutto lineare in apparenza, ma difatti il giocatore non poteva realmente decidere se agire a fuoco spianato o restare nell’ombra, in quanto queste situazioni avvenivano in maniera piuttosto pilotata. Il gioco andava avanti a suon di sparatorie, corse, arrampicate su palazzi o statue e immancabili combattimenti con boss sovrannaturali… Tralasciando il gameplay, una menzione importante va fatta alle cutscene, in grado di introdurre bene il giocatore nel contesto dell’avventura, sebbene non si possa parlare altrettanto positivamente del doppiaggio in inglese. Detto questo, oltre ai salti, alle sparatorie e alle boss fight, anche in questo gioco era presente il combattimento corpo a corpo. A differenza di quanto vi ho raccontato con Splinter Cell però, in questo caso risultava estremamente difficile arrivare al corpo al corpo, in quanto l’impietoso fuoco nemico avrebbe ucciso il giocatore ben prima che quest’ultimo lo raggiungesse in molte situazioni. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “SHADOW GUARDIAN”
2022-07-20 21:14:42
[OBGM] EP 2 | Resident Evil 4 Mobile
Mi Fan! Sono lieto di darvi il benvenuto al secondo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben tredici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito videoludico. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Resident Evil 4 Mobile, sviluppato e pubblicato dalla stessa Capcom nel 2009 su iOS e successivamente su Android. TRAMA “Sei anni dopo l’incidente avvenuto nei pressi di Raccoon City che ha portato la liberazione del T-Virus nella città e la conseguente epidemia che ha coinvolto tutta la popolazione, trasformando e mutando ogni essere vivente in zombie assetati di sangue e carne umana, l’Umbrella (la società farmaceutica dietro a tutto questo) è stata vittima di un tracollo finanziario che ha decretato la sua fine. Leon, un poliziotto di Raccoon City che è sopravvissuto al terribile evento, date le sue doti, ora è un agente speciale sotto i comandi diretti del presidente degli Stati Uniti. La sua missione è ritrovare la figlia dell’uomo più potente del mondo, rapita da una misteriosa organizzazione. Secondo le ultime segnalazioni sembra che sia stata portata in un paese localizzato in Europa, più precisamente nell’area spagnola. Arrivato nei pressi del villaggio Leon scende dalla jeep su cui era trasportato e incontra uno degli abitanti, venendo immediatamente attaccato da esso non appena gli vengono richieste informazioni sulla ragazza, mostrandogli una foto della stessa. Al nostro agente segreto non rimane altro che difendersi abbattendo l’ostile individuo. Poco dopo si sentono delle urla provenienti dall’esterno… Comincia così l’ennesimo incubo…” E’ questo l’incipit del titolo di Capcom, che non solo a suo tempo rappresentava una delle prime conversioni console ad approdare su dispositivi mobili, ma anche il primo titolo della famosa proprietà intellettuale della software house nipponica ad uscire su smartphone. Il titolo fu accolto mediamente bene da parte dei fan, - probabilmente si aspettavano un porting 1:1 - e persino la critica elogiò la qualità del gioco Capcom, non risparmiando alcune critiche relative alla grafica e al sistema di controllo. Nonostante una veste grafica datata e un sistema di controllo tutt’altro che moderno rispetto a titoli dello stesso anno, Resident Evil 4 Mobile riuscì a farsi amare per l’ottima realizzazione tecnica, per la trasposizione delle principali meccaniche viste nelle varie versioni per console, e per la buona longevità al netto delle diverse modalità presenti. Il gioco si componeva di ben 22 episodi che ripercorrevano la trama del gioco originale e altrettante ambientazioni diverse, un’esclusiva componente extra chiamata Coin Shot - il cui scopo era quello di distruggere dei medaglioni entro un certo tempo - e la classica ed immancabile modalità Mercenari, il cui obiettivo era quello di uccidere quanti più nemici possibile prima dello scadere del tempo. Tutte le fasi della campagna (completabile in 4 ore a difficoltà minima) riproponevano ambientazioni già viste con un livello di dettaglio accettabile, e la buona varietà di nemici e boss garantiva una sfida sempre avvincente. LEON! HELP! Uno dei punti forti del gioco era la riproposizione di una meccanica tanto affascinante quanto impensabile da vedere su smartphone: la gestione di Ashley. Forse oggi non riuscirebbe a far gridare al miracolo, ma ai tempi fu davvero incredibile poter impartire ordini alla figlia viziata del Presidente, poter interagire con lei per farla scendere dalle scale o salvarla dai “Ganados” in grado di catturarla. Proprio a proposito di questo ho qualcosa da farvi notare: l’intelligenza dei nemici che piuttosto di attaccare Leon, catturavano Ashely con l’intento di rapirla. Quel “qualcosa” in più che sicuramente metteva la ciliegina sulla torta all’integrazione di questa meccanica. GRAFICA E GAMEPLAY Alimentato da Mascot Capsule 3D, Resident Evil 4 Mobile non brillava certo per qualità grafica, ma riusciva comunque ad offrire un prodotto con modelli poligonali sufficientemente dettagliati, un buon level design che attingeva a piene mani dall’opera/capolavoro per PS2 di Shinji Mikami e ambienti sufficientemente dettagliati. Il tutto condito da un’esperienza console-like priva di microtransazioni, per lo meno nella versione Android. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Inizialmente Capcom sviluppò il titolo per iOS e vi inserì un tutorial guidato dalla voce di Ingrid Hunnigan, il quale veniva preceduto da una breve cutscene di Leon che alzava il cellulare/satellitare per parlare con lei. Curiosamente, nella versione Android sviluppata poco tempo dopo, entrambe le cose furono rimosse e il tutorial venne sostituito con “documenti” testuali. La versione Android del titolo fu inizialmente un’esclusiva del Samsung App Store, successivamente approdò anche sul PlayStore di Google, rendendosi disponibile per tutti gli altri dispositivi. Nelle versioni iOS (quindi anche iPad) Resident Evil 4 era localizzato in ben 6 lingue diverse, italiano incluso. Sfortunatamente e inspiegabilmente, la conversione per Android non presentava nessuna di esse, rendendo il titolo giocabile solo in inglese (come del resto potete vedere). Molti non sanno che le versioni per smartphone di Resident Evil 4, sono dei porting migliorati ed estesi di una versione del titolo per una console brasiliane, Zeebo. A sua volta, la versione Zeebo fu usata come base nel 2005 per sviluppare una versione del gioco per N-Gage, ma quest’ultima rimase confinata in Cina. (N-Gage/Zeebo) Una caratteristica che accomunava le versioni Zeebo e N-Gage, era lo strano colore della pelle dei Ganados, che risultava essere blu piuttosto che caucasico come su tutte le altre versioni. Ad oggi, Resident Evil 4 Mobile rappresenta un titolo dimenticato dai più, che non eccelleva di certo in tutto ciò che proponeva, ma che rappresenta ancora oggi una pietra miliare dei giochi per dispositivi mobili, uno dei primi titoli ad offrire un gameplay solido con ambienti vari e modalità extra per allungare le sessioni di gioco, il tutto coadiuvato da una grafica accettabile (per mobile). La mia personalissima opinione è che, al netto di qualche imperfezione, resti tutt’oggi un prodotto completo e divertente che - tralasciando la grafica “old gen” oramai - potrebbe ancora regalare qualche soddisfazione ad appassionati e casual gamers. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “RESIDENT EVIL 4 MOBILE”
2022-05-24 20:37:29
2024-03-27 11:19:09
Ciao a tutti, qualora venisse organizzato un prossimo torneo PUBG utenti xiaomi vorrei esserci dei vostri. Io gioco dalla season 1
2024-05-30 13:57:08
ho acquistato un monitor Xiaomi g27i, collegato alla mia ps5 non riesco a raggiungere i 120fps nonostante tutte le giuste impostazioni, qualcuno può aiutarmi?
2024-12-17 21:44:51
[OBGM] EP 8 | Need for Speed Shift
Mi Fan! Sono lieto di darvi il benvenuto all’ottavo episodio di Old But Gold Mobile, la nuova rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming. Il protagonista di questo episodio, è un titolo con ben tredici anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più note in ambito mobile e sicuramente tra le più “incisive” per qualità delle produzioni. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Need for Speed Shift, sviluppato da IronMonkey Studios e pubblicato da Electronic Arts su iOS nel 2009 e successivamente su Android nel 2010. VINCITORE O VINTO? Need for Speed Shift rappresenta una delle tante riproposizioni di titoli casalinghi su smartphone. Nella trasposizione dalle console al touchscreen però - a differenza di quanto visto con Assassin’s Creed - tutto andò esattamente come sperato e il gioco ricevette enormi elogi per il suo realismo, i differenti comandi di guida e la possibilità di inserire la visuale pilota. Il gameplay funzionava, semplicemente. Tutto era intuitivo e pur non essendoci una modalità storia, i giocatori potevano cimentarsi nella ‘Carriera’ (consistente in una sorta di torneo) o in una delle altre modalità classiche da sempre presenti nei giochi di corse. Rispetto alle versioni casalinghe il gioco venne chiaramente ridimensionato, sia nel numero di auto che nella grafica, tuttavia (considerando anche il 2009) come versione per smartphone riusciva a catturare l’essenza del titolo originario. L’immersività era certamente uno dei punti di forza di NFS Shift, e nello screenshot di cui sopra (e nel video gameplay) potete facilmente osservare il perchè. Ogni urto, tamponamento o incidente in-game, causava la progressiva rottura del paraurti. Sebbene oggi non faccia gridare al miracolo, vedere questo tipo di sistema di “danno” su smartphone per la prima volta era estremamente appagante per i videogiocatori. GRAFICA E GAMEPLAY A differenza del Madness Engine utilizzato per le versioni casalinghe del titolo, su NFS Shift per iOS e Android fu adottato un motore grafico proprietario. Le texture non avevano modelli poligonali molto definiti e talvolta alcune animazioni potevano sembrare non molto realistiche. Tuttavia, un sistema di controllo vario e preciso, un buon parco auto (per il 2009) e varie modalità incredibilmente immersive, riuscirono a far dimenticare la grafica non proprio all’altezza rispetto a titoli della stessa generazione. Il gameplay in sè era il classico che ci si aspetterebbe da un gioco di corse, un gameplay che nella sua semplicità va rispettato poichè grazie ad esso, oggi ci ritroviamo titoli come Asphalt 9 o Real Racing 3 e *spoiler* Real Racing Mobile che uscirà nel 2023. Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro! CURIOSITA’ Inizialmente, il titolo doveva essere un’esclusiva iOS, poi Electronic Ars cambiò idea e portò il gioco su altre piattaforme, Android incluso. L’anno successivo alla pubblicazione di Shift, EA rilasciò “Need for Speed Shift 2 Unleashed” con grafica migliorata, parco auto più ampio e gameplay rifinito, purtroppo solo su dispositivi iOS. Sfortunatamente il titolo restò un’esclusiva iPhone ed iPad. Personalmente mi ci sono divertito tanto, quando si sfreccia cercando di contrastare gli avversari sempre più forti, beh, la grafica va in secondo piano. Oggi è chiaro che sia Gameloft che la stessa Electronic Arts si siano superate circa i giochi di corse, nonostante questo però credo che NFS SHift possa essere ancora oggi un titolo divertente, che occupa poco spazio e che non richiede un mostro di smartphone per poter essere giocato. E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “NEED FOR SPEED SHIFT”
2022-07-05 19:23:40
Battery Health Blackshark 4 Cosa vuol dire visto che non Leggo l'intero messaggio. Scusate se ho sbagliato
2022-05-09 16:53:33
buongiorno a tutti, ho un Xiaomi 11t pro e aprendo real racing 3 mi dice che ho il controller collegato (quando non è così). premetto di averlo già reinstallato svariate volte e provato anche a cambiare i permessi dell'app ma niente. qualcuno ha mai avuto un problema simile?? (ho ancora miui 13)
2023-02-25 09:36:45
Lago nei vari giochi
Nell'aggiornamento di hyper os su Xiaomi 11t pro che monta snap 888 ci sono dei fastidiosi lag dopo alcuni minuti di gioco non so come risolvere
2024-07-31 00:29:18
Rimani aggiornato sui prodotti Mi e sulla OS