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Gaming

[OBGM] EP 13 | Rainbow Six: Shadow Vanguard

2022-08-25 12:45:24 209



Mi Fan!

Sono lieto di ridarvi il benvenuto in questo tredicesimo episodio di Old But Gold Mobile, la rubrica dedicata alle pietre miliari del passato (più o meno recente) che hanno trasformato e fatto evolvere il concetto di mobile gaming.

Il protagonista di questo episodio, è un titolo con dieci anni sulle spalle, sviluppato da una della software house più nominate in questa serie. Come avrete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Rainbow Six: Shadow Vanguard, sviluppato e pubblicato da Gameloft in collaborazione con Ubisoft nello stesso anno su iOS e su Android.

TRAMA



“In Tom Clancy’s Rainbow Six: Shadow Vanguard, si impersona il leader di una task force d’elite antiterrorismo. Quando i terroristi prendono ostaggi o minacciano di far saltare in aria qualcosa, il compito della squadra è quello di fermarli. Il principale obiettivo, tuttavia, sarà la Free Europe, pericolosa organizzazione terroristica intenzionata a destabilizzare il panorama politico del Vecchio Continente. Intervenire per garantire la pace beh… non sarà certo una passeggiata!”



Un titolo poco conosciuto e piuttosto criticato per l confusione che portava sui piccoli schermi (molte icone interattive), ma ad oggi un esempio di come i giochi per smartphone possano essere complessi nel gameplay al pari di quelli per console. Grazie alla stretta collaborazione con Ubisoft, la francese Gameloft riuscì a confezionare un titolo tattico, divertente e con un gameplay vario.

RAGIONA PRIMA DI AGIRE



Nel complesso, il titolo era in grado di trattenere il giocatore grazie alla possibilità di poter decidere come agire in ogni situazione. Come visto con Splinter Cell Conviction, anche qui vi è la possibilità di scegliere l’approccio più adatto alla situazione, ma ovviamente trattandosi di Rainbow Six, questo aspetto è stato particolarmente enfatizzato. Parlando proprio dell’avventura, era abbastanza lunga e varia, tuttavia il gioco non riuscì a guadagnarsi il consenso di pubblico e critica poichè ritenuto troppo complesso da giocare su smartphone.

GRAFICA E GAMEPLAY



Avendo visto altri titoli della stessa casa produttrice in quel periodo, nessuno si sarebbe aspettato una qualità di poco superiore alle media, tuttavia il gameplay così ponderato, tattico e accattivante riusciva a far passare questo aspetto in secondo piano. Le texture risultavano molto ben definite, con modelli poligonali sui quali si poteva fare sicuramente di più. Le animazioni erano quasi tutte ben fatte così come la risposta ai controlli era decisamente buona nonostante il caos su schermo.



Per quanto riuguarda i controlli invece, nulla da ridire. Risultavano sempre precisi e reattivi. Unico neo, la gestione della telecamera per via delle icone su schermo, che essendo molte, potevano essere cliccate accidentalmente durante lo swipe per muovere la telecamera.

Il gameplay, in particolar modo la parte relativa alla tattica, fu ciò che più si fece apprezzare di questo gioco, come dicevo anche in apertura. Questo perchè Gameloft - al netto delle limitazioni di un touchscreen - riuscì a traslare l’esperienza Rainbow Six casalinga su mobile. Elementi quali la scelta dell’equipaggiamento ad inizio partita, la possibilità di modificare le armi con accessori e la possibilità di gestire i membri del team erano tutte cose presenti.



Anche in questo caso, con una complessità del genere, il gameplay non poteva che essere dinamico e non lineare. Era infatti possibile seguire la storia principale decidendo il tipo di approccio da usare nella maggior parte degli scontri. Era infatti possibile aprire porte con una flashbang e buttarsi a capofitto negli scontri, agire d’impulso ad armi spianate, mandare i propri compagni a coprire determinate aree o ad aprire porte per ripulire le stanze ed infine, era possibile osservare e marcare i nemici attraverso la fibra ottca prima di aprire una porta, così da permettere ai membri del team di farli fuori mentre ci si occupava di qualcos’altro.



Quando questo gioco uscii non ebbi modo di provarlo poiché non possedevo uno smartphone adatto, oggi grazie al retrogaming e alle Virtual Machine, mi è stato possibile giocarlo dall’inizio alla fine e che dire…mi ero perso un gran bel titolo. All’epoca la questione controlli era spinosa poiché non esisteva il supporto ai controller esterni (esisteva solo il supporto per i tasti dell’Xperia Play) pertanto tutte le icone a schermo potevano effettivamente essere confusionarie.

Tolto questo aspetto però parliamo di un remake (eh già) di uno dei migliori titoli della serie, tradotto perfettamente in linguaggio “Mobile” e che riesce a divertire e a non annoiare mai. Oltretutto non è neppure facile, se si sbaglia qualcosa lo si paga con la sconfitta! Se avete la possibilità giocatelo o in alternativa, guardate il video qui sotto.


Il video qui sopra vi permetterà di osservare qualche minuto di gameplay per questo gioco. Preferisco farvelo vedere piuttosto che spiegarvelo a parole, sono convinto che possa rendere meglio l’idea. Mi preme dirvi che qualsiasi bug/glitch che potreste trovare all’interno dei video di questa Playlist è imputabile all’incompatibilità di questi vecchi giochi con gli smartphone odierni. Difatti sono spesso stato costretto a modificare un dato titolo oppure ad utilizzare una VM (Virtual Machine) per Android, al fine di poterne avviarne un altro. Non è sempre facile, ma per voi questo e altro!


E’ IL VOSTRO MOMENTO ADESSO! TUTTI COLORO CHE COMMENTERANNO QUI SOTTO RICEVERANNO L’ESCLUSIVA MEDAGLIA “RAINBOW SIX: SHADOW VANGUARD”

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